La trasformazione in homo sedens è completata. Mondo ibrido e vita pure, le elezioni, Sanremo vicino, vacanze non pervenute, ieri Clubhouse, oggi il metaverso e le criptovalute.
Persino Bill Gates, l’unico mammifero che pensavamo se la passasse bene, ci ricorda gentilmente che il peggio deve ancora venire. I più fortunati rimediano diversivi per annoiarsi meglio, alcuni beniamini ringraziano l’Imodium.
Se hai empatizzato con almeno uno dei suddetti enunciati, hai sicuramente bisogno delle nostre Good News di gennaio. Iniziamo.
Come al solito, due belle notizie casuali con cui scaldare il buonumore:
1. Crollano le barriere
Gli esperti ci dicono che non tutto il burnout viene per nuocere. Questo mondo ibrido ha favorito l’abbattimento di barriere prima mai considerate. Il lavoro da remoto ha permesso un’evoluzione più umana ed empatica della relazione tra impiegati e responsabili, abbattendo i gradi di separazione dettati dall’ufficio. I sondaggi confermano che le aziende investiranno maggiormente nel benessere fisico e mentale dei lavoratori. Le nostre ricerche Google suggeriscono che abbiamo più voglia di essere umani. 102 milionari chiedono a gran voce di aiutare il mondo.
2. La Spin-To family si allarga
Il nuovo anno ha segnato l’ingresso di ben quattro nuovi membri nei nostri uffici: Adele, una graphic designer che si nutre di creatività e montagna, Matteo, il social Media Manager che sa tutto sulle auto e fa fotografie mozzafiato e, infine, due nuovi account: Marco, musicologo per eccellenza, e Andreina, la persona che ha apparentemente visto più film al mondo. Ne sentirete parlare.
Oltre a facce e talenti nuovi, gennaio ha significato anche
soddisfazioni e creatività. Eccoti due chicche:
1. Abbiamo scongiurato il Blue Monday con il sorriso
Per affrontare il giorno apparentemente più triste dell’anno, i Musei Reali e Spin-To hanno usato il potere della creatività, della bellezza dell’arte e dell’autoironia. Il risultato è stato un reel che è piaciuto anche a Repubblica.
2. Abbiamo inaugurato i social di Vegetal eat
Un nuovo brand che fa bene al pianeta, una comunicazione scanzonata per non prendersi troppo sul serio, prodotti dai valori che ci rendono fieri. La nostra avventura al fianco di Vegetal eat è ufficialmente iniziata. Seguitela su Facebook, Instagram e, molto presto, al supermercato.
Cose e persone che ci hanno fatto battere
il cuore o sbiancare i capelli.
1. Emmanuel Macron che ha scelto di utilizzare i suoi canali social per esporsi sul tema dell’endometriosi, lanciando così la prima campagna nazionale in Europa che accende i riflettori su una malattia che colpisce milioni di donne.
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Perché è così che un leader dovrebbe comunicare (e usare i social)
2. Hermès e Fendi che hanno scelto di inaugurare il nuovo anno preservando la bellezza del nostro patrimonio. Gli affreschi italiani il primo, il Tempio di Venere il secondo.
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Perché c’è tanta bellezza da salvare
3. I musei olandesi che hanno protestato pacificamente per la loro chiusura, trasformandosi in saloni di bellezza, centri estetici e palestre: attività che al contrario, sono rimaste aperte.
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Perché ci hanno fatto sorridere
4. Bottega Veneta, il brand di lusso che, in occasione del Capodanno cinese, ha brandizzato un tratto della Muraglia scrivendo il proprio nome e “buon anno” su maxi schermi parecchio invasivi.
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Perché forse non era necessario appropriarsi di una delle sette meraviglie del mondo
5. Joe Biden che, non accorgendosi del microfono acceso, ha risposto alla domanda di un giornalista di Fox News insultandolo in maniera decisamente infelice.
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Perché non ci è proprio piaciuto
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